Breve storia dell’applicazione “stampe di qualità” (stampe grafiche)

Da stampa ad impatto a stampa laserCon la denominazione “Stampe di qualità”, in ambito AS/400 ( iSeries – IBM i ), si intende indicare stampe che contengano testo ma anche componenti grafiche quali, loghi font differenziati, codici a barre, etc..

Per un utente del mondo PC questa spiegazione appare incomprensibile.

Infatti, almeno dal 1990 in poi, con l’introduzione di Windows 3.1, è sempre stato possibile corredare la stampa di documenti PC di elementi grafici e di font variabili.

Sul sistema AS400, invece, non è possibile realizzare stampe grafiche senza utilizzare prodotti ulteriori rispetto a quanto fornito con il sistema operativo se non con limitazioni di vario tipo.

Il risultato è che la stampa AS/400 standard è sempre stata effettuata con un unico font per pagina (tipicamente il Courier) a spaziatura fissa e nessun elemento grafico.

La componente grafica era resa stampando su dei moduli tipografici dotati di logo aziendale e fincature (le linee orizzontali e verticali), di tipo meccanografico cioè, tipicamente, ad interlinea fissa a 1/6 di pollice con il trascinamento staccabile (cioè le due bande laterali con i fori, staccabili) ed in multicopia.

Modulo continuo con trascinamento staccabile

Modulo continuo con trascinamento staccabile.

L’introduzione nei primi anni ’90 delle stampanti laser con un accettabile rapporto prezzo/velocità (6/8 pagine al minuto) avvia l’utilizzo di software per la “stampa di qualità“, sino a quel punto limitato a grossi centri di stampa, innescando il processo di sostituzione delle stampanti ad impatto o ad aghi, che stampavano su moduli tipografici, con stampanti laser in grado di stampare contemporaneamente i dati provenienti dal sistema AS/400 e la grafica che sostituisce i moduli tipografici.

Le ragioni del successo di questo tipo di applicazione, risiedono principalmente nei seguenti fattori:

  • minori costi di stampa
  • unico tipo di carta (A4 bianco) per tutte le tipologie di stampa
  • migliore qualità di stampa
  • nessun macero di moduli diventati obsoleti o rovinati durante lo stoccaggio in magazzino (esposizione alle intemperie od al sole)
  • modifica autonoma e velocizzata dei moduli da parte, direttamente dell’utilizzatore, (cambi di ragione sociale, nuovi dati da inserire in stampa, nuove società con nuovi loghi, etc.)
  • minor rumorosità delle stampanti
  • distribuzione delle copie su stampanti diverse senza suddivisione manuale
  • costi di manutenzione della stampante più bassi
  • possibilità di introdurre elementi di transpromo

I costi dei moduli tipografici sommati ai consumabili delle stampanti ad aghi/impatto risultano, in genere, superiori ai costi della carta A4 bianca comprata all’ingrosso sommati ai costi dei toner. Superato il periodo di ammortamento del costo di acquisto delle stampanti laser e del prodotto software per gestire la stampa grafica, subentra il risparmio (esempio).

Il risparmio è il vantaggio più semplice da individuare, per una azienda, tra quelli esposti sopra. Ma, in realtà, esistono altri profondi vantaggi derivati dall’utilizzo di un’unica tipologia di carta che riduce lo spreco di tempo umano in azienda legato ai cambi carta, ai caricamenti della stessa sulle stampanti, al riordino al tipografo, alla gestione in magazzino dei vari moduli ed altre attività ancora.

Anche il miglioramento qualitativo è importante, perché questa tipologia di applicazione introduce flessibilità al processo di stampa e consente di stampare “più dati“ sul foglio con nitidezza e qualità superiori a quelle consentite dall’accoppiata modulo tipografico/stampante ad impatto. Infatti è usuale, dopo la migrazione da modulo tipografico a stampa su laser, modificare le stampe per utilizzare font più piccoli ma altrettanto leggibili, con incremento del volume di caratteri stampabili, ed interlina di stampa ridotta, con incremento del numero di linee per ogni foglio stampato.

Verso la fine degli anni ’90, questo genere di applicazioni si allarga verso la generazione di file PDF a partire dalla stampa corredata di grafica che si inviava alla stampante laser.

In questo modo diventa semplice spedire i documenti ad enti (clienti/fornitori) esterni all’azienda senza ricorre all’invio postale. Una volta realizzati in PDF risulta, infatti, semplice pubblicarli su internet od inviarli come allegati e-mail. In questo contesto si ricorre al termine “multicanalità“ per identificare la spedizione secondo vari canali: posta tradizionale, postalizzatore, e-mail e fax.

L’ultima frontiera di questo tipo di applicazioni, esistente da molti anni ma in fase di vera diffusione solo ora, è l’integrazione di questi documenti elettronici, prodotti originariamente dal sistema AS/400, con prodotti PC di gestione documentale, che realizzano l’archiviazione ed il retrieval, il workflow dei documenti, la firma elettronica e l’archiviazione sostitutiva.

Per rendere possibile queste applicazioni sui documenti stampati da AS/400, l’applicazione “stampe di qualità“ estrae verso il mondo PC, oltre al documento stesso, anche le chiavi di ricerca definite per quel documento (tipicamente: data emissione documento, numero documento, codice cliente/fornitore, ragione sociale cliente/fornitore, etc.).

Validoc realizza tutte le funzioni esposte in questa “breve storia“. Dai risparmi di tipografia alle efficienze della stampa di qualità, dalla produzione dei PDF alla multicanalità sino all’estrazione delle chiavi di ricerca per il documentale.

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